Il denaro

Il denaro

«Tutti sono borghesi», scrive Péguy. Non è una definizione sociologica né lo snobismo dell’intellettuale che ce l’ha col "piccolo borghese". Tutti sono borghesi nel senso che affidano la definizione di sé a fattori misurabili, ad elementi precisamente quantificabili: dal quoziente intellettivo al conto in banca, dagli (o dalle) skills professionali alle performance atletiche, dal numero di like ai metri quadri dell’appartamento. E così anche i rapporti interpersonali finiscono per soggiacere al metodo dello scambio di numeri, alla logica contrattuale: io ti do, tu mi dai. C’è un fattore che pervade e lubrifica tutto questo ingranaggio quantitativo ed è, appunto, il denaro. L’unico modo per sgusciare via dalle tenaglie del denaro è il «rimanere nella povertà». Non ci è forse stato detto: «beati i poveri»? Certo «in spirito»; ma non vuol mica dire: nelle intenzioni, nell’intimo, nei desideri o negli impegni morali. Il povero è quello che sa che quel che ha – dalla vita agli amici, dai soldi al lavoro – gli è "dato" e lo usa, quindi, liberamente. E ne gode, come Francesco che sposa Madonna Povertà. «La libertà è la virtù del povero». Essa infatti è «la condizione irrevocabile della grazia», cioè della suprema gratuità da cui noi, poveri, riceviamo la vita e tutto quel che l’accompagna.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Musulmani in Piemonte. In moschea, al lavoro, nel contesto sociale
Musulmani in Piemonte. In moschea, al la...

S. Scaranari Introvigne, Centro Peirone, A. T. Negri, S. Introvigne Scaranari
Biblioteca della libertà. 182.
Biblioteca della libertà. 182.

Centro di ricerca e documentaz
Biblioteca della libertà. 183.Risparmio e previdenza
Biblioteca della libertà. 183.Risparmio...

Centro di ricerca e documentaz