Il diritto di essere persona
Il dibattito sulla natura e sulla dignità dell’essere “persona” vede cattolici e laici sempre contrapposti. Da una parte, chi difende la vita a ogni costo, dalla nascita alla morte; dall’altra chi ritiene che la vita sia un valore negoziabile e che ciascuno debba avere il diritto di manipolarla: da questo presunto diritto discendono l’aborto, la fecondazione assistita, il trattamento e la “commercializzazione” degli embrioni, l’eutanasia, l’eugenetica. Alcuni dei fondamenti di questi principi sono stati utilizzati dall’ideologia fascista per giustificare l’idea della “razza superiore”. L’Autore affronta questi temi senza riferirsi, se non nelle parti conclusive del testo, alle posizioni della Chiesa cattolica, dimostrando attraverso alcuni casi realmente accaduti quanto queste logiche stiano influenzando la diffusione della cultura della morte e svalutando l’idea di “persona” e della sua dignità. Il testo analizza anche le tecniche di persuasione che ci spingono a credere di poter stabilire quale sia una vita degna o non degna di essere vissuta.
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