Racconti crudeli
Pubblicato nel 1883, "Racconti crudeli" è annoverato tra i capolavori di Auguste de Villiers de L'Isle-Adam, aristocratico decadente e visionario, e rappresentante di spicco della narrativa simbolista francese. Nella società della seconda metà dell'Ottocento, dominata dal determinismo naturalista di una borghesia devota al denaro e all'utilitarismo, Villiers si pone come un outsider che con il suo immaginario febbrile, ironico e profondamente lirico smaschera e sovverte il patinato mondo delle convenzioni. Questa raccolta di 28 racconti è una galleria di visioni fulminanti e spietate, dove la modernità viene trafitta con un'eleganza implacabile. La scienza è ridicolizzata in invenzioni grottesche; la borghesia è messa alla berlina per la sua ipocrisia e superficialità; la fede nel progresso è trattata come una superstizione moderna. Eppure, sotto la superficie satirica, si intravede un desiderio di assoluto, un'urgenza metafisica che trasforma ogni racconto in un'allegoria dell'invisibile. Villiers scrive con uno stile sontuoso e ricercato, cesellando ogni frase come un gioiello raro, e nello scorrere di queste pagine di abbagliante arguzia, la vita si trasforma in un palcoscenico dove attori grotteschi recitano la propria parte senza comprenderne il senso.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa