Romania, 1938. La domenica di Pasqua, Dominic Matei prende un treno da Piatra Neamt per Bucarest, dove arriva quando sta per scoppiare un temporale. Ha deciso di uccidersi con una dose letale di stricnina. Ma il destino decide altrimenti e quando Dominic sta per aprire il suo ombrello un fulmine lo colpisce. Portato in un ospedale locale, non solo sopravvive ma in un breve arco di tempo assume un aspetto fisico più giovane di qualche decennio, rispetto ai suoi settant'anni perché, come ritiene il professor Stanciulescu, la scarica elettrica ha messo in moto un processo rigenerativo. Questa insperata "proroga" di vita, gli dà più tempo per scrivere e fare ricerca. Ma i nazisti, che hanno spie e agenti ovunque, stanno raccogliendo consensi fra gli estremisti rumeni e cominciano a interessarsi al "fenomeno" Dominic.