In molti ritornammo. Amedeo Guidi tra i rastrellati del Quadraro

In molti ritornammo. Amedeo Guidi tra i rastrellati del Quadraro

Attraverso la storia di Amedeo Guidi, nonno dell'autrice, viene ripercorsa la tragica vicenda del rastrellamento nazifascista del Quadraro, quartiere che, fino ad allora, veniva considerato dai tedeschi un «nido di vespe», impenetrabile e popolato di «sovversivi». Circa 750 persone furono deportate - transitando per il campo di concentramento di Fossoli (Modena) - nei lager tedeschi. Guidi finì in quello di Rodleben bei Dessau Rosslau, poco meno di cento chilometri sopra Lipsia, nella parte orientale della Germania, dove lavorò presso la fabbrica chimica Deutsche Hydrierwerke A.-G. Riuscì a tenere degli scritti, che gli permisero di rendere meno disumano quel crudele «soggiorno», per poi rientrare a casa nell'agosto 1945. La prefazione e il contributo storico al volume sono di Pieluigi Amen.
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