L'amore trasparente

Di ritorno dal "Festival di San Niente" 1997 dove aveva patito insonnie da inviato speciale inorridito e "stanco di questo presente dell'altroieri spacciato per contemporaneità", Aldo Busi metteva in atto una vendetta a modo suo, cioè una vendetta non 'contro', ma 'per' la canzone italiana: le avrebbe dato un testo da scrittore per cantare l'amore così com'è, l'amore duro che viviamo e il dolce e trasparente amore che non c'è. Ma una voce fa presto a diventare tutto un coro: da una sola canzone Busi ha rapidamente sviluppato un canzoniere, questo, che si compone di ventiquattro testi. In una varietà di forme e toni per nulla monocordi, vi compare un'intera società: alla Sinistra Signora degli amori notturni risponde la frenetica "mistica dello shopping", all'eterno dolore dell'uomo non amato fa un contrappunto buffo una malmaritata masochista, e se al supermercato si contratta un addio molto struggente, nei misteri si scateneranno ridde poco onorevoli tra sottosegretari e mogli inquiete. Il ritmo, va da sé, è incorporato nelle parole: dissacrarlo per poi rivestirlo con "una musica e un arrangiamento di inaudita rabbia e raffinatezza" non tocca allo scrittore, ma ai musicisti che vorranno estrarne nuovo sangue canoro.