Storie d'amore estremo

"Di tanto in tanto scrivevo per l'esterno, quando l'esterno mi sommergeva, quando c'erano cose che mi facevano impazzire, outiside, per strada, o quando non avevo niente di meglio da fare" dichiarava Marguerite Duras per spiegare ciò che l'aveva spinta a trasformare in letteratura, magia delle parole, dei semplici fatti di cronaca, e a creare così quest'indimenticabile galleria di ritratti di uomini persi, una bimba, un'assassina, un'analfabeta, un carcerato. Pagine queste provocate dall'indignazione, dalla denuncia dell'inaccettabilità di qualsiasi ingiustizia, grande o piccola che sia, e dal fascino di quegli amori che diventano folli, estremi, e ci costringono a riconoscere la "verità delle tenebre". Dialoghi asciutti, vibranti, dunque, sensazioni intense e profonde, intuizioni folgoranti e lucidi giudizi nella prosa come sempre dentro, concisa e lirica della grande scrittrice francese.