Diadema. Antologia personale 1934-1997

Nella prefazione a questa "autoantologia" Alessandro Parronchi traccia la costellazione dei suoi poeti: Leopardi e Baudelaire, dei quali si è nutrito e nei quali ritrova il senso implicito del suo fare poesia; Ungaretti e Montale, modelli a cui si è riferito nei suoi inizi. "Sempre più la dimensione giusta della scrittura, sia in versi che in prosa, mi è sembrata quella che più strettamente aderisse alla realtà. Nessun ippogrifo mi si è presentato, né cavallo nero che spiccasse la corsa verso gli abissi."In questo volume Parronchi (nato a Firenze nel 1914) presenta una scelta che attraversa l'intero arco della sua produzione: dal 1934 fino a poesie recentissime e inedite. Si viene così a ricostruire un percorso che accompagna il secolo, partecipa delle sue ansie, non condivide i suoi entusiasmi, non accarezza le sue malattie, ma avverte le sue rinnovate istanze sociali in un inesausto bisogno di umanità.