Mercator-Anfitrione

Mercator-Anfitrione

Della biografia di Tito Maccio Plauto ben poco è dato sapere: fu attore, girovago, mercante. Aulo Gellio riferisce che, a causa di un rovescio finanziario, si ridusse a girare la macina del mulino di un creditore. Durante la schiavitù, avrebbe composto le prime sue opere.Padre della poesia comica latina, la sua parabola creativa si inscrive nel periodo esaltante dell'espansione romana nel Mediterraneo.Amphitruo e Mercator rappresentano due aspetti diversi e complementari dell'evoluzione artistica plautina. La prima è la commedia del doppio, in cui equivoci e scambi di persona fanno da motore a una irresistibile comicità.A testimonianza della fortuna di tale opera basti ricordare che due dei suoi personaggi sono diventati nomi comuni: Anfitrione e Sosia.Il Mercator, invece, è da attribuire a un Plauto più giovane, che alla vis comica affianca la tenerezza, il riso alla fantasia, regalandoci alcuni tra i momenti più alti della sua poesia.
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