La superficie di Eliane

Un alto funzionario di una ditta di vernici, la Loutrous Peintures S.p.A., è fatto oggetto di oscure persecuzioni. Ad Amsterdam, dove si trova per un congresso internazionale, scoprirà che la sua relazione gli è stata sottratta.Le vernici, come il sangue, non sono solo chimica. Sono formule che attraversano la storia perché i colori influenzano la vita dell'uomo, i suoi umori, le sue pulsioni. Ne determinano amori, depressioni, esaltazione. I colori guariscono malattie o le provocano, avvelenano o disintossicano.In questo romanzo teso e affilato, le superfici e i colori costruiscono l'intrigo come le profondità e i sentimenti degli essere umani, ordiscono la trama come il conflitto degli interessi e delle ambizioni. Sostanza e apparenza si avvicendano scambiandosi i ruoli e generando l'inquietudine, il clima di sospetto che avvolge la storia. Il colore manifesta e finge, copre e svela. Perché il misterioso Ubus pedina il nostro eroe come un'ombra metafisica, come un ambiguo doppio? Qual è il suo vero fine? Spionaggio industriale, ma di che tipo? Sabotaggio, ma di che genere? E i nemici esterni sono forse meno temibili di quelli interni? Più che mai inquietante è Mr Ballou, detto Findus per il suo carattere glaciale, già licenziato dalla Loutrous Peintures due anni prima e misteriosamente rientrato "per cooptazione" nell'imperscrutabile e temutissimo Consiglio di Amministrazione. Rientrato, sia chiaro, con propositi di vendetta. Elusivamente, ambiguamente si comportano anche le donne, la giovane e bella Eliana, la disponibile Marguerite, figure di carne ritagliate da superfici godibili e sfuggenti. Pronte a offrirsi, ma, ancor più, a tradire.Lucente e tenebroso, partendo da un sapere eccentrico eppure centrale, il romanzo, al tempo stesso giallo e metafisico, è costruito, pagina dopo pagina e sequenza dopo sequenza, come sovrapponendo velature di tipo pittorico. Solo che ogni "mano" di colore aggiunge tensione, mistero, sospensione, fino a creare il [...]