Relazioni difficili. Trovare la via della serenità nell'amore, nella sessualità, in famiglia, sul lavoro

Viviamo in una società ogni giorno più superficiale e spietata, in cui i beni materiali hanno un'importanza superiore agli affetti e i rapporti con il prossimo sono spesso fonte di conflitto. Si sente continuamente la parola 'crisi': in famiglia tra coniugi o tra genitori e figli, nel mondo del lavoro tra dipendenti e imprenditori, in politica tra partiti o persino tra stati. Giacomo Dacquino affronta in queste pagine, attraverso l'analisi di numerosi e significativi casi clinici, proprio l'universo delle relazioni difficili, quando avere a che fare con gli altri rappresenta un problema che induce a comportamenti nevrotici, a volte addirittura patologici. Rivolge la sua attenzione alle relazioni amorose, banalizzate e mistificate dai media, a quelle sessuali, tradite dal consumismo e dalla mancanza di regole sociali, a quelle familiari, sempre più conflittuali, e a quelle lavorative, fondamentali in una società come la nostra, in cui l'individuo è definito dal proprio lavoro. E così l'amante, l'infedele compulsivo, il masochista, l'adolescente incinta, il dirigente 'silurato', la carrierista o il medico stressato sono tutti esempi della difficoltà di 'vivere insieme' che caratterizza la nostra epoca. Frustrati dalle perdite affettive e oppressi dalla solitudine, abbiamo l'impressione che la decantata 'civiltà del progresso' sia indifferente ai valori dell'essere. Bisogna invece prendere coscienza che il mondo esterno rispecchia quello interno, che l'aggressività interpersonale non è che un riflesso di quella individuale e che il benessere collettivo esige un percorso di maturazione del singolo. Ciascuno di noi, da solo o con un aiuto, potrà così riscoprire nel privato le sicurezze che la società non offre, ridare un ruolo primario ai sentimenti autentici, recuperare i valori dell'etica innanzitutto e poi della saggezza al posto della ricchezza, della dignità invece del successo, del pudore anziché del narcisismo, e vivere i momenti di crisi come occasioni di maturazione e cambiamento.