Velocemente da nessuna parte

Velocemente da nessuna parte

Bologna immersa nella calura d'agosto. Un ufficio deserto. È qui che ritroviamo l'investigatrice privata Giorgia Cantini, quarantenne che non vuole arrendersi a un'esistenza 'nelle righe' e continua ad aggrapparsi alle sue inquietudini, alle sue passioni: la musica, i gin lemon, gli angoli ancora vivi della sua città, il ricordo della sorella morta e degli amici lontani. E le storie, talvolta tragiche, spesso grottesche, dei suoi clienti. È proprio una di queste storie a strappare Giorgia all'ozio estivo: deve indagare su Van, una giovane prostituta d'alto bordo scomparsa dopo un festino a luci rosse della Bologna bene, abbandonando il figlio di dieci anni. Quando il corpo di Van sarà ritrovato senza vita nella Grotta delle Fate, a due passi dalla casa di famiglia, Giorgia comincerà un'indagine che la porterà dai salotti dell'alta borghesia alla quiete delle colline bolognesi, scavando nel passato di una famiglia e nei suoi segreti. Attraverso un quaderno su cui Van ha trascritto la sua ansia di fuga verso una vita diversa, i racconti di Rolando - partigiano nella Seconda guerra mondiale -, la complicità del suo vicino di casa, un ex attore di film hard-core, e inciampando nell'attrazione per il giovane Nicola, Giorgia cercherà di svelare il mistero della morte di Van. Ritorna l'investigatrice di "Quo vadis, baby?", femminile, spigolosa, impulsiva, descritta con stile essenziale e graffiante dall'autrice più singolare del noir italiano.
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