Il sogno del principe. Vespasiano Gonzaga e l'invenzione di Sabbioneta

Il sogno del principe. Vespasiano Gonzaga e l'invenzione di Sabbioneta

Vespasiano Gonzaga, valoroso condottiero e abile diplomatico, ma anche architetto militare, letterato e grande mecenate, inseguì per tutta la vita un sogno: trasformare una piccola località della pianura lombarda situata tra il Po e l'Oglio, la romana Sabloneta, in un gioiello urbanistico, una città ideale a forma di stella a sei punte, sfavillante di palazzi, chiese, giardini e costellata di splendide opere d'arte. Numerosi artisti contribuirono all'impresa - Giovanni Pietro Bottaccio, Vincenzo Scamozzi, Andrea Cavalli, Leone Leoni, Bernardino Campi - ma il progetto era di Vespasiano, studiato in ogni particolare, e solo sua era la forza di realizzarlo. Da semplice discendente di un ramo cadetto il principe Gonzaga seppe innalzarsi ai più alti gradi della nobiltà europea, conducendo una vita pubblica intensissima ed errabonda fra i campi di battaglia e le corti del Cinquecento, e una vita privata turbolenta, segnata da molti lutti e da una immensa solitudine. Sposò in prime nozze Diana de Cardona, con cui condivise il progetto di Sabbioneta, ma che fu assassinata insieme all'amante in circostanze misteriose. Sopravvisse anche alla seconda moglie, Anna d'Aragona e di Segorbe, che morì di malinconia per la sua terra lontana dopo aver partorito due gemelle e un figlio maschio, Luis. Ed ebbe anche una terza moglie, la giovane Margherita Gonzaga, sposata con lo scopo, rimasto frustrato, di generare un secondo figlio maschio dopo la tragica morte del primo, dovuta a un calcio che lui stesso gli avrebbe sferrato in un momento d'ira. Ma quando Vespasiano morì, a sessant'anni, nel 1591, il sogno di costruire dal nulla una perfetta città rinascimentale, inno alla potenza militare e alla bellezza classica, era compiuto. Sabbioneta, dopo trentasei anni di continui lavori, era un ideale divenuto realtà. In questa biografia avvincente come un romanzo, Edgarda Ferri fa rivivere le suggestive atmosfere del Rinascimento italiano, ricostruendo con passione e ricchezza di particolari la vita di un uomo tormentato, di un grande principe, di uno spirito forte e visionario, che lasciò come memoria di sé una città intera, di tale stupefacente bellezza da rimanere intatta fino ai giorni nostri, troppo perfetta per subire le offese del tempo.
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