Faide e parentele. Lo Stato genovese visto dalla Fontanabuona

Faide e parentele. Lo Stato genovese visto dalla Fontanabuona

Visto dalla Fontanabuona - un frammento della Repubblica oligarchica genovese -, il processo di formazione dello stato moderno appare connotato da protagonisti e dinamiche sociali che un'ottica storiografica concentrata sulla misurazione della crescita degli organi e delle funzioni centrali aveva obliterato o liquidato come anomalie. Osservati in modo microscopico e contestualizzati, fenomeni a prima vista eccezionali quali le faide e il banditismo illuminano forme di vita e realtà culturali più profonde e ampie. Attraverso l'analisi minuta della vita quotidiana e dei conflitti che tra il XVI e il XVII secolo percorrono e dividono le comunità della Liguria di Levante, e insieme delle attività di amministrazione della giustizia, di arbitrato e di pacificazione dei funzionari genovesi, Osvaldo Raggio propone un modello specifico di formazione dello stato. Egli ricostruisce le forme della comunicazione diretta e il tessuto continuo di contrattazioni e manipolazione delle norme che legano la società locale e le istituzioni della Repubblica. La cronaca giudiziaria, in particolare, gli consente di attingere un universo di pratiche, linguaggi, forme di organizzazione sociale (i rapporti di parentela) e di competizione politica (le fazioni), che assumono un significato pieno proprio nella relazione con la costituzione della legittimità dell'autorità pubblica. Dalla ricostruzione documentaria nasce un quadro fitto di personaggi e avvenimenti in cui si può leggere, nella sua quotidianità, il significato della politica nella società del Cinque-Seicento.
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