Henry

Bianca o marrone che sia, l'eroina tocca tutti i personaggi di questo noir elettrico, ritmico, feroce. E fa male a tutti, criminali vecchi e nuovi in guerra, poliziotti in crisi, stralunati abitanti di una Roma piú che mai metropolitana, che sembra diventata un solo grande territorio di caccia. Da questo romanzo presto un film. Maggio 2003. Tre notti e quattro giorni. Una giovane e bella insegnante di aerobica che viene dalla provincia. Un fidanzato tossico, un ex fotografo troppo cinico, e troppo fatto. Due omicidi per caso che ne generano altri, per niente casuali. Una vecchia, solida banda di italiani e una giovane banda di africani con una idea troppo liberista del mercato dell'eroina. Un guerriero del Ghana che si ricorda di fare il guerriero. Un poliziotto anomalo e uno un po' meno, uniti però fino alla fine. Inseguimenti, mani mozze, uccisioni efferate, e un finale concentrico dove tutti sparano a tutti e, solo alla fine, qualcuno si salva. Un romanzo dal ritmo travolgente, dove il punto di vista si sposta con la velocità di una macchina da presa, e l'affresco che si compone lascia senza fiato rivelando una Roma che nessuno conosceva.