Apocalisse da camera

Apocalisse da camera

Il giorno in cui tutto collassa nella vita di Ugo, 'ragazzo' un po' cresciuto di buona famiglia barese, ossessionato dalle donne e in apparenza privo di qualsiasi morale. Amori, lavoro, amici, famiglia, stima di sé, tutto implode in un big bang alla rovescia esilarante e tragico. Il romanzo di una generazione viziata, pavida, inconsapevole e del tutto priva di ideali - che però nel momento della disfatta scopre non senza sorpresa di avere un carattere. E un cuore. Un demone meschino attraversa, furioso, la vita e le illusioni di Ugo Cenci, assistente di Filosofia del diritto (anzi, 'cultore della materia', come con una certa involontaria ironia la legge definisce oggi il suo ruolo). Donne e sesso sono il centro perenne dei suoi pensieri, avviluppati in un maschilismo devastante e disarmato. Legato ai genitori da un rapporto malato o contraddittorio, Ugo è dedito a un uso piú o meno saltuario di alcol, tabacco, cocaina. È uno come tanti. Lo rende unico il suo sguardo disincantato e feroce sulle cose, che se a volte lo aiuta ad accettare i compromessi quotidiani del lavoro e degli affetti, piú spesso lo blocca in una ruminante immobilità. Sostituitosi di fatto al suo professore, Ugo porta avanti da qualche anno con le studentesse piú carine un fiorente mercatino del sesso. Ma oggi, proprio oggi, qualcuno comincia a sparlare, o per Ugo è l'inizio della fine... Sulfureo, impietoso, classico, questo romanzo febbrile, scritto con superba padronanza di stile, ci parla senza censure di un mondo dove ogni spinta diversa dal puro arricchimento è considerata alla stregua di inutile romanticheria, o di un personaggio in bilico nel cui conflitto interiore emerge punto per punto il peggio - e il meglio - di un'intera generazione.
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