Il malato immaginato. I rischi di una medicina senza limiti

Il malato immaginato. I rischi di una medicina senza limiti

La medicina ha progressivamente allargato il suo campo d'azione. Dalla cura delle persone gravemente ammalate ha cominciato a occuparsi anche delle persone che si ammaleranno, i sani-preoccupati, i "sani a rischio". Ma allora siamo tutti malati? E, a questo punto, che cos'è una malattia? L'escalation dell'onnipotenza della medicina, l'aumentare delle aspettative dei pazienti hanno generato numerosi discutibili effetti: la ricerca clinica, invece di valutare strategie terapeutiche alternative, è sempre più indirizzata a individuare i benefici marginali di un singolo trattamento; la decisione dei pazienti di sottoporsi a procedure diagnostiche o a trattamenti può venire orientata dal modo tendenzioso di presentare i risultati delle ricerche; normali condizioni della vita quotidiana, dall'invecchiamento al disagio sociale, sono diventate oggetti di indagini diagnostiche e trattamenti terapeutici; l'abbassamento della soglia per definire la presenza di una malattia e la trasformazione di alcuni disturbi in malattie hanno dilatato il numero dei malati; l'eccesso di trattamenti, invece che curare, può far stare peggio e creare più problemi di quelli si sarebbero dovuto risolvere.
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