Emone. La traggedia de Antigone seconno lo cunto de lo innamorato
                
                
                    Un testo che sfida i parametri consueti del teatro contemporaneo riuscendo a sorprendere, divertire e commuovere. Antonio Piccolo ci ripropone il mito di Antigone da un punto di vista che non era mai stato considerato: quello di Emone, figlio di Creonte e promesso sposo dell'eroina sofoclea. Con alcune varianti che riguardano, tra l'altro, i rapporti tra Ismene, la sorella di Antigone, e lo stesso Emone. Questa originale rappresentazione del mito è un testo che attraversa tutti i generi teatrali, dalla commedia alla farsa, alla tragedia, sul ritmo di un fantasioso e affascinante dialetto napoletano che mescola alto e basso, registri letterari e popolari, lirismo e comicità. Il mito rivive cosí nella sua sostanza piú autentica, specchio antico e rinnovato per parlare allo spettatore di oggi d'amore, di politica, di rapporti tra padri e figli.                
                
                                
                    
                        
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