L'instabilità dell'economia. Prospettive di analisi storica

L'instabilità dell'economia. Prospettive di analisi storica

Inflazione, spreco di risorse umane e materiali, fragilità finanziaria hanno segnato, su scala internazionale, l'ultimo quindicennio. Ma l'instabilità economica, con i suoi riflessi politico-sociali, è un male antico del capitalismo industriale. Vista in prospettiva storica, essa appare strettamente associata ad una non esaurita capacità del sistema di sviluppare la produzione e il consumo di merci. Si configura come un fenomeno ricorrente, ma multiforme, altamente negativo, ma difficile da rimuovere. La politica economica, chiamata a fronteggiarla, ha incontrato e incontra numerosi ostacoli: nel superare i conflitti d'interesse interni, nel ricercare un efficace coordinamento internazionale, nell'apprestare adeguati strumenti d'intervento. Il caso dell'Italia del Novecento mostra poi che in un'economia meno matura e in un corpo sociale meno omogeneo le ripercussioni dell'instabilità possono essere anche più gravi, e le difficoltà nel prevenirla ancora maggiori. La reazione neoliberista, che di recente ha assunto particolare durezza nei paesi anglosassoni, rovescia il nesso causale tra cattiva performance dell'economia e impegno volto a governarla: sarebbero gli "errori" della politica economica a generare instabilità. I saggi riuniti in questo volume insistono, invece, sull'esigenza irrinunciabile di una politica economica consapevole della complessità dei problemi e quindi meglio attrezzata ad affrontarli.
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