Apri le porte all'alba

Doris è una donna sola, piena di interessi, affetti, curiosità, a tratti appesantita dai rimpianti per amori passati e perduti. Una donna matura, che si prende cura del vecchio padre così come delle amiche immalinconite da divorzi recenti o prossimi a venire. Una donna che per lavoro - deve scrivere una guida turistica - gira in macchina il Lazio osservando il contrasto che oppone una natura solo in rari casi incontaminata e silenziosa al chiasso, alla sporcizia, al caos insopportabile che assedia la vita di tutti. Una donna che dopo alcuni fallimenti sentimentali ha capito quanto le scelte di vita coniugale non siano altro, per le donne della sua generazione, che un offuscamento e un annullamento dell'identità. Una donna che è ancora capace di sentire il richiamo delle emozioni autentiche, la freschezza della novità, la scoperta degli altri, vicini o lontani che siano. Si alternano così nel romanzo le meditazioni solitarie, le chiacchierate sul divano, i ricordi e le nostalgie, i paesaggi urbani deteriorati e le realtàsociali che la feriscono, gli incontri fortuiti con la vita parallela degli extracomunitari, le difficoltà degli anziani e di tutti coloro che vivono in condizioni di emarginazione. E tra le ombre e i chiaroscuri della sua dificile rinascita interiore, Doris prepara gli ingredienti per un finale luminoso, affettuoso, vinto da l'urgenza di condividere con chi le sta intorno i piccoli e grandi misteri dell'esistenza.