Prosodia della natura. Frammenti di una fisica poetica

L'ordine fisico delle cose e la lingua della poesia, il visibile e il nome: nella storia e nell'odissea di questo rapporto, il libro compie indagini, escursioni, avvicinamenti. La luce, gli astri, l'acqua, le nuvole, il fuoco, le piante, gli animali abitano da sempre la poesia, sono materia e respiro della sua lingua. A un'idea della 'physis' vivente, come da Empedocle e Lucrezio discende fino ai romantici, si accompagna o sovrappone il senso della creaturalità con cui il "Cantico di frate Sole" apre la letteratura italiana.Se la natura è oggi resa opaca, inconoscibile, lontana, in compagnia dei poeti è possibile ancora avvertire la sua energia, il suo ritmo. Questi frammenti di una Fisica poetica vorrebbero riproporre, e per così dire dispiegare, una domanda del giovane Leopardi che pare rivolta alla nostra epoca: come poter abitare in un mondo snaturato la natura?