Patrizi, informatori, barbieri. Politica e comunicazione a Venezia nella prima età moderna

Patrizi, informatori, barbieri. Politica e comunicazione a Venezia nella prima età moderna

Un canonico e un abate imprigionati nel 1606 per reati comuni; l'interdetto lanciato da papa Paolo V contro la repubblica di Venezia e la proibizione di messe e sacramenti in tutto lo stato; una "guerra di scritture" firmate da autori illustri (come Paolo Sarpi) o oscuri, spesso nascosti da pseudonimi fantasiosi. Questa vicenda famosa viene qui raccontata da punti di vista diversi e inattesi: il mercato di Rialto e l'anticamera del Palazzo Ducale, le calli e le botteghe - in una Venezia indimenticabile, popolata da mercanti e da spie, da nobili e da artigiani, da ambasciatori, barbieri e prostitute. Attraverso l'analisi di testimonianze d'ogni genere (libelli a stampa e manoscritti, cartelli in dialetto, pettegolezzi, denunce) emerge una storia politica in cui alto e basso, segretezza e propaganda si alternano intrecciandosi. La politica dell'informazione e l'informazione come fatto politico, ci spiega Filippo de Vivo, sono cominciate molto tempo fa. Questo libro ne ricostruisce un capitolo in maniera esemplare.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Patrizi, informatori, barbieri. Politica e comunicazione a Venezia nella prima età moderna
  • Autore: Filippo De Vivo
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Feltrinelli
  • Collana: CAMPI DEL SAPERE
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • Pagine: 466
  • Formato:
  • ISBN: 9788807104794
  • Storia - Storia

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