I cani lo sanno. Elogio dello sguardo rasoterra

I cani lo sanno. Elogio dello sguardo rasoterra

Lo spirito non è diverso da "Marley ed io" (di John Grogan) anche se il libro di Scanzi non è un romanzo: dimostra, o meglio, mostra quanta ricchezza c'è nel cane, compagno dell'uomo, e ne fa un acuto osservatore delle umane fragilità. Andrea Scanzi ci racconta delle sue labrador, Tavira e Zara, delle loro abitudini, delle loro peculiarità, e delle avventure di cui sono protagoniste. Ma poi ci sono altri cani, reali e creati dalla letteratura (i cani di Saramago e di Pennac soprattutto). Ci sono categorizzazioni e tipologizzazioni (cane bonsai, cane comodino, cane camionista, ecc.) che finiscono sempre per evocare quello che Shakespeare chiamava "il catalogo degli uomini" - ma ribaltato. Ci sono i cani dei clochard e dei punkabestia. I cani dei poveri e i cani dei ricchi. I cani da compagnia e i cani da guardia. Ci sono il sesso, le malattie, l'intelligenza emotiva. C'è insomma il mondo, ci sono le passioni, c'è il dolore della perdita e dell'assenza. Nei cani si riflette la comunità umana e, specchiandosi, si scopre fragile e potente, sconsiderata e ottusa. Solo a volte felice - ma solo perché totalmente animale.
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Dettagli Libro

  • Titolo: I cani lo sanno. Elogio dello sguardo rasoterra
  • Autore: Andrea Scanzi
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Feltrinelli
  • Collana: VARIA
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • Pagine: 160
  • Formato:
  • ISBN: 9788807491122
  • Società - Società

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