Sono pazza di te

Sono pazza di te

Giornate disorientate, estive, piene di confusione e forse di panico (si prepara l'evento eclisse solare). La protagonista, una tipica eroina al rovescio come tutte le donne di Rossana Campo, è innamorata (quasi pazza) e stravagante, dipinge con colori fortissimi, forse perché dipingere è terapeutico, e butta fuori così le passioni e il dolore. Ha lasciato Pascal, anzi è Pascal che l'ha lasciata e vive con Goli, un'iraniana, mezza sballata e mezza santa che, come la protagonista e altri amici e amiche della cerchia, è stata per un po' in ospedale psichiatrico, a Laval. In fondo lì non stava male, in mezzo ai "disadattati, gli sfigati, i ciccioni, i fuori dal mondo, quelli che non ce la fanno, quelli che parlano con la Madonna, quelli che passano il tempo a tingere i capelli di una bambola, che sono tagliati fuori dalle conversazioni educate, dalle belle macchine, dai conti in banca, dalle vetrine coi vestiti eleganti". Isolata, terrona, innamorata, la nostra protagonisdta ce la fa. E' forte, combatte, resiste, finché un bel giorno, affacciandosi da un silenzio e da una lontananza durati diciassette anni, arriva Renato, Reian, il padre. Come l'eclisse oscura il sole, una cappa nera avvolge la vita: chi è quest'uomo scappato via, la prima, grande, cocente, indimenticabile delusione di una figlia?
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