Strade maestre
Lettore sregolato, critico senza scuola, Goffredo Fofi ha intrattenuto con la letteratura un rapporto ancora più intenso che con il cinema, più segreto e anche meno indulgente. D’altronde, come ricorda in più interviste, se presa da sola la letteratura rischia di sciuparsi, di diventare un’inutile decorazione. Soltanto intendendola come “valore aggiunto” è possibile instaurare con essa un rapporto di amore che permetta di coniugare scrittura e società, lettura e morale: renderla cioè strumento di trasformazione di una cultura. Guidato da questo principio, Fofi si accosta con libertà – la libertà del lettore e non del critico – ad autori e testi anche apparentemente in contraddizione tra loro. E, attraverso le pagine degli scrittori del nostro panorama letterario contemporaneo, ripercorre un itinerario sociale e umano che disegna una mappa del presente.
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