Le lezioni della storia
Quante erano le probabilità che Atene, piccola città-stato della Grecia classica, trionfasse nella battaglia di Maratona sconfiggendo l'apparentemente imbattibile impero persiano? Chi, nel 1789, avrebbe mai previsto che un semplice tenente sarebbe diventato prima il vittorioso generale delle campagne d'Italia e poi l'imperatore dei francesi, dominando quasi tutta l'Europa per quindici anni? E di certo nessuno, nel 1914, immaginava che l'assassinio dell'arciduca ereditario d'Austria potesse innescare la reazione a catena che portò a un sanguinoso conflitto destinato a durare oltre quattro anni, coinvolgendo le grandi potenze mondiali e provocando venti milioni di vittime. Eppure, tra le altre cose, la storia ci insegna che le guerre sono un concentrato di imprevisti e conseguenze inevitabili, che un singolo individuo può modificare irrimediabilmente il corso degli eventi, e soprattutto che dobbiamo aspettarci il «continuo ripresentarsi dell'inatteso».
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