Ci vediamo un giorno di questi

Ci vediamo un giorno di questi: A volte per far nascere un'amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio, solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po' di responsabilità nei giorni dell'amica dominati dal caos. Un'equazione perfetta. Un'unione senza ombre dall'infanzia alla maturità, attraverso l'adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un'esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest'ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente. Sometimes to give birth to an endless friendship just a cookie shared in the schoolyard. So it was for Ludovica and Catherine, who since that day have become like sisters. Sisters who could not be more different from each other. Catherine is a volcano of energy, she does not know what fear is. For Ludovica, fear is a word tattooed on fire in his life and his heart. No space for risk, only choices always equal. Year after year, while Caterina drags Ludovica to the festivities, she tries to introduce some responsibility in the days of her friend who are dominated by chaos. A perfect equation. A union without shadows from infancy to maturity, through adolescence, until reaching that point in the life in which Ludovica realizes that his life is packaged and precise as a trolley of Ryanair, to avoid surprises at check-in, a wall built Meticulously that protects her from the bumps of life: working in the bank, historical fiance, no children, in an attempt to stem the waves. Yet there is no such high wall to protect us from the curves of destiny. From the life that sometimes fortifies, destroys, changes. And, unexpectedly, it overwhelps. After a life passed by Ludovica to live by the light emanated from Catherine's vitality, now it is the latter who needs her. Now Catherine is asking her for the greatest gift. To unfasten the ropes that weld the boat to the port and let go to the open sea, where everything is dangerous, unexpected, unexpected. But inevitably surprising.