Guerra e guerra. Una testimonianza

Basterebbe parlare di coraggio per motivare un premio a Barbara Schiavulli. Quel coraggio che lei ha sempre dimostrato nel suo lavoro: affrontando da sola trasferte insidiose, senza avere alle spalle le strutture e il denaro delle grandi case editrici, ma anche correndo ogni genere di rischio per amore della verità. Una figura di freelance rara, la sua: una "libera professionista" che a un convegno politico o a una sfilata di moda preferisce un viaggio a Bagdad o a Kabul nei momenti in cui nessun altro reporter si avventura in luoghi tanto pericolosi. I suoi servizi di guerra sono pubblicati da importanti testate italiane, sono ripresi da giornali stranieri, da radio e tv, da siti internet a conferma del valore del suo lavoro, che testimonia soprattutto il dramma dei diritti umani violati e la sofferenza di chi la guerra la subisce di più: le donne e i bambini.