Giorni lontani. Appunti e ricordi

Giorni lontani. Appunti e ricordi

L'etichetta di abile diplomatico è sempre stata troppo stretta per racchiudere la ricca e poliedrica personalità di Paolo Vita-Finzi, se mai una divisa elegante su una natura schiva, a volte persino misantropica; certo fu un ottimo passaporto per assecondare l'altra sua vocazione, non meno autentica, di scrittore e lettore enciclopedico e raffinato, che lo ha spinto a vagabondare per 'quasi un secolo' da un continente all'altro, dall'uno all'altro delle migliaia di libri divorati. Questi "Appunti" coprono l'intero arco di un ulisside sempre presente nel posto e nel momento giusto, dalla prima giovinezza nella Torino di Gobetti e Gramsci, al fronte della Grande Guerra: diario intimo e saggio storico, affreschi di paesi e culture, racconto e caricatura, sono i diversi registri di un uomo 'irriverente' perché troppo libero per farsi accettare dalle accademie e troppo sottile per diventare davvero popolare.
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