Estetica dell'architettura

Il primo trattato di architettura è quello del romano Vitruvio, e l'estetica come disciplina autonoma non nasce che nel Settecento, ma si può ragionare di un'estetica dell'architettura anche prima dei romani. L'arte di costruire è infatti legata indissolubilmente alla civiltà dell'uomo. L'autore prende così le mosse dagli albori della civiltà, dalle radici delle parole che serbano il senso primo affidato al costruire, per mettere poi in luce come nel mondo greco si elabori un'idea del bello architettonico legato alla razionalità, e come con VItruvio venga nobilitata e sistematizzata un'arte in cui si devono fondere stabilità, utilità e bellezza. Dopo aver mostrato come nel Medioevo l'architettura (con il romanico e il gotico) rientri in un universo profondamente simbolico, Masiero esamina il risorgere dei canoni classici con l'Umanesimo e il Rinascimento (Brunelleschi, Alberti, Leonardo, Michelangelo, Raffaello) e segue poi la sempre più intensa riflessione filosofica sull'architettura nel Barocco e nel Settecento, nell'idealismo e nel frammentato quadro dell'età contemporanea.