Globalizzazione, commercio internazionale e corruzione

Globalizzazione, commercio internazionale e corruzione

Da sempre la corruzione accompagna il commercio internazionale, ma la dimensione ormai globale degli scambi commerciali ha dato al fenomeno una diffusione senza precedenti. Le imprese operanti a livello transnazionale non esitano a ricorrere a questo espediente per eliminare i concorrenti e ottenere benefici altrimenti preclusi. Conquistare o mantenere quote di mercato in paesi stranieri, accaparrarsi commesse pubbliche, contenere i rischi politici nei paesi in cui si è investito, favorire modifiche legislative a proprio vantaggio, garantire la sicurezza dei propri dipendenti e investimenti all'estero: sono solo alcune tra le ragioni che portano le imprese attive nel commercio internazionale ad adottare comportamenti finalizzati alla corruzione. In questo volume, un filosofo del diritto illustra limpidamente la categoria generale della corruzione, le norme (internazionali e nazionali) tese a contrastarla, le sue cause, i suoi effetti economico-politici. Al di là delle argomentazioni relativistiche di quanti mettono in discussione le misure contro di essa, la corruzione è non solo moralmente inaccettabile, ma anche socialmente pericolosa, in quanto ostacola lo sviluppo e minaccia la democrazia.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Dopo
Dopo

Claire Tristram
Bibi. Una bambina del nord
Bibi. Una bambina del nord

E. Kampmann, E. Collin, Karin Michaelis
Biografi del possibile
Biografi del possibile

Francesca Borrelli
State of the World 2005. Sicurezza globale
State of the World 2005. Sicurezza globa...

Gianfranco Bologna, Worldwatch Institute
Rose. Grande enciclopedia illustrata
Rose. Grande enciclopedia illustrata

Charles Quest-Ritson, Brigid Quest-Ritson, M. T. Della Beffa
Il bilboquet
Il bilboquet

Marivaux, Pierre de
Manifesto della libertà
Manifesto della libertà

Luciano Canfora
Samsara
Samsara

Dalai Lama
Sui sentieri della scienza
Sui sentieri della scienza

Gianfranco Dioguardi