Che pizza!

Che pizza!

«Pizza» è oggi una delle parole italiane più diffuse nel mondo e il suo successo si lega alla fortuna internazionale della «cosa» che designa: una succulenta specialità della cucina napoletana, che – nelle sue forme più diverse – piace ormai a tutte le latitudini. Ma in gastronomia «pizza» indica anche altri piatti, sia salati sia dolci, e ad altri tipi di pizze si riferiscono le attestazioni più antiche del termine. Questo piccolo libro ricostruisce la storia di «pizza» e della pizza – della parola e della cosa – e disegna una mappa degli usi metaforici del termine, come quello tipico del romanesco, te do du’ pizze per intendere due schiaffi, o quello dell’esclamazione che pizza! che, dando sfogo a una sensazione di noia, sembra in aperta contraddizione con il gradimento universale del piatto.

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