La percezione dell'amore
“La percezione dell’amore” contiene due testi fondamentali scritti a dieci anni di distanza, ma fortemente correlati. Il primo, “Abbattere i bastioni”, è del 1952, dopo la Guerra Civile spagnola e la Seconda guerra mondiale. Il teologo svizzero comprende che l’imborghesimento della Chiesa nel suo Paese, e non solo, non è più sostenibile: come Cristo, la Chiesa deve incarnarsi nella Storia. Il secondo scritto, “Solo l’amore è credibile”, del 1962, in pieno svolgimento del Concilio Vaticano II, è un testo programmatico in cui Balthasar traccia il progetto della sua grande Trilogia: “Gloria: un’estetica teologica”, “Teodrammatica” e “Teologica”. Questo saggio, ora in una nuova edizione, è una vera e propria introduzione alla sua più importante e complessa opera, programmata per togliere la Chiesa da un torpore pericoloso. E, come Balthasar stesso scrive nella prefazione al libro, «questo opuscolo può essere considerato come l’integrazione positiva e costruttiva del precedente “Abbattere i bastioni”»; quei bastioni in cui si è rifugiata e accomodata la Chiesa.
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