E sembra quasi vero. Storie, invenzioni e fantasticherie sui libri che ho comprato con i miei ultimi risparmi
Da piccolino Riccardo sa già leggere, ma finge di sbagliare per far ridere sua madre. Poi con i primi soldi inizia a comprare libri, al posto del gelato, nei pomeriggi lenti di Pordenone, un po' perché leggere lo legittima a non studiare, un po' perché le librerie sono spesso vuote e lì trova uno spazio di pace. Così, nelle storie degli altri trova una scusa e una consolazione. E quando ci si infila dentro, legge la vita. Allinea la sua esperienza personale con il libro che ha in borsa, o in tasca. Tra le pagine gli si aprono cunicoli che percorre con l'entusiasmo di chi è pronto a rinnovare la propria realtà con personaggi, storie, invenzioni. E ci porta con lui. A origliare i discorsi di quattro giovani intenti a fare la rivoluzione, partendo dal "Mondo salvato dai ragazzini" di Elsa Morante. A seguire le vicende di una giovane veneziana e la scia appiccicosa e rivelatoria del suo stalker, con "L'occhio selvaggio" di Felice Cimatti. A scoprire la sorte dei folletti nascosti nel retro di una libreria, grazie alle "Piccole memorie" di José Saramago.
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