Mercati e illegalità. Economia e rischio criminalità in Italia

Qual'è oggi il grado di vulnerabilità delle diverse regioni d'Italia al rischio criminalità e non? Questo lavoro rappresenta il primo studio che fornisce una risposta a questa domanda, sulla base di un rigoroso modello di analisi economica, applicato alla realtà della seconda metà degli anni Novanta.Lo studio sviluppa un metodo d'indagne dei fenomeni di criminalità che supera il tradizionale ed ormai logoro approccio del reato come devianza. Si applica invece il metodo di analisi economica della criminalità, che vede il reato come il risultato di una scelta costi-benefici, con due novità: una attenzione particolare, in ogni contesto, alle specifiche caratteristiche istituzionali e di struttura economica - frutto della lezione neoistituzionalista; un approfondimento delle tematiche, finora pressoché assenti, di natura monetaria, bancaria e finanziaria, interna ed internazionale. Il rischio criminalità viene analizzato anche nello scenario di Unione Economica e Monetaria europea.Il frutto di questo approccio, applicato alle regioni italiane, è, da un lato, una mappa della vulnerabilità alle diverse forme di illegalità, da quella cosiddetta comune (furti, rapine, truffe) a quelle più sovente legate, soprattutto sotto certe condizioni, alle organizzazioni criminali (estorsioni, droga, riciclaggio, usura, traffici illeciti dei rifiuti). Nessuna regione appare immune da rischi. Il rischio criminalità organizzata, che lo studio approfondisce, è massimo nelle regioni meridionali, nessuna esclusa.Dall'altro lato, sul piano della politica economica, emergono con forza due lezioni: il ripristino della certezza della tutela dei diritti della persona e della proprietà è precondizione di ogni sviluppo economico ordinato e sostenibile; in parallelo, mercati trasparenti e contendibili dei prodotti, del lavoro e del capitale aumentano l'impermeabilità al rischio criminalità.Quindi l'obsoleta equazione "sviluppo uguale legalità", deve essere sostituita dalla più feconda [...]