Dictatura. Roma e l'invenzione di un potere assoluto

Dictatura. Roma e l'invenzione di un potere assoluto

Dittatura e dittatore sono termini appartenenti al lessico istituzionale dell’esperienza repubblicana di Roma antica. E costituiscono, insieme a quello di impero, forse gli unici concetti politici originari romani che, transitati attraverso i secoli, sono giunti con immutata forza sino alla contemporaneità. Se oggi, però, l’idea di dittatura si declina in accezioni univocamente negative, sorprende constatare come essa a Roma si affermi con l’avvio stesso della repubblica e si origini istituzionalizzandosi nelle forme di una magistratura prevista dall’ordinamento come strumento legale, benché estremo, di salvaguardia della pace e dell’ordine repubblicani. Paura, terrore, discordia, emergenza: sono questi, in ogni caso, gli ingredienti che sin dalle origini presiedono al ricorso a una dittatura. È uno stato di psicosi collettiva quello che sempre induce il popolo e gli stessi uomini al governo a ricorrere all’uomo solo al comando: un uomo percepito come dotato di virtù non comuni, ammantato di sacralità e perciò considerato capace di riportare a unità la collettività, assicurandone la sopravvivenza. Questa è quindi la storia germinale dell’idea di un potere assoluto. Indagare su di essa significa munirsi di strumenti critici per comprendere il presente, i suoi movimenti sotterranei e anche i rischi che vi si annidano.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Dictatura. Roma e l'invenzione di un potere assoluto
  • Autore: Barbara Biscotti
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Solferino
  • Collana: Saggi
  • Data di Pubblicazione: 2025
  • Pagine: 240
  • Formato: Brossura
  • ISBN: 9788828218142
  • Società - Politica

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