Storia della tragedia greca

Storia della tragedia greca

Dopo 2.500 anni la tragedia greca esercita ancora la sua forza di suggestione plasmando l'immaginario dell'uomo contemporaneo. Il libro ricostruisce storia e caratteri di un genere poetico che ha conosciuto il suo massimo splendore nell'Atene democratica del V secolo a.C. ma che poi ha continuato a esistere e svilupparsi anche in contesti storici e geografici molto diversi. Illustra la funzione delle rappresentazioni teatrali, eventi di grande impatto spettacolare in cui recitazione e canto, musica e danza convivevano nella cornice delle feste dionisiache cittadine; i problemi legati alla ricostruzione della messinscena antica (i ruoli degli attori e del coro, la valenza della maschera, l'uso delle macchine teatrali); il rapporto fra le trame mitologiche e la realtà della polis; le relazioni tra i testi drammatici e la tradizione della poesia epica e lirica. Si tratteggiano inoltre le personalità più importanti della scena ateniese (Eschilo, Sofocle, Euripide) introducendo ai grandi temi sollevati dai loro capolavori, tramite personaggi come Edipo, Antigone, Medea, Elettra, Fedra. L'ultimo capitolo è dedicato alle sopravvivenze e alle rinascite della tragedia, dalla fine del mondo antico a oggi, per mostrare come, dal Rinascimento in poi, figure e motivi del dramma greco hanno continuato a ispirare la letteratura, le arti figurative, la filosofia, la psicologia.
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