La donna del lago-Cribol

Il dodicesimo volume di questa raccolta di 'opere complete' di uno dei nostri maggiori scrittori raccoglie insieme due romanzi scritti nella maturità e attraverso i quali l'Autore ha inteso 'testimoniare storicamente la vita'. Entrambi infatti ricompongono secondo libere associazioni fantastiche fatti reali: una catena di omicidi e un'altra di perversioni. Entrambi sono pezzi autobiografici dilatati verso direzioni impensabili, quali il romanzo giallo, che sembravano così estranei alla fantasia e alla tecnica di Comisso; ma in questi due romanzi tutto è strano o per meglio dire magico. Cinque misteriosi delitti, avvenuti realmente e di cui l'autore era stato indiretto testimone, offrono il pretesto della "Donna del lago". Il racconto si svolge apparentemente con la tecnica del romanzo giallo, cioè portando il lettore verso diverse direzioni risolutive e facendogli credere che ognuna possa essere vera. Infine invece avviene una soluzione improvvisa, dove la persona meno sospetta, una giovane donna, risulta l'autrice confessa di tutti i delitti. Questa è la donna del lago. Ma la soluzione non è né completa né definitiva, perché lo scrittore che ha tenuto la narrazione sul filo continuato di incertezza tra realtà e illusione o meglio allucinazione, trasporta tutta la vicenda umana di delitti, anche così feroci, viene annullata. Il secondo romanzo è intitolato "Cribol". "Chi conosce Comisso", scrive Carlo Bo, "sa quale straordinario narratore di vita sia e come abbia il gusto tutto natuarale di restituire palpitante il fatto che lo interessa in quel momento. La cosa potrà stupire chi ha del Comisso soltanto una conoscenza libresca, dal momento che nella valutazione critica corrente egli appare piuttosto come un lirico o come un narratore che finisce per trasferire il gioco delle cose su un piano poetico, in soluzioni che non rispondono quasi mai alle categorie dei fatti e delle cose.