Gola

Gola

Questo libro non è 'delizioso' (a un certo punto il lettore capirà perché), non è una raccolta di ricette, non è una 'fisilogia del gusto' alla Brillat-Savarin, non è un'autobiografia, non è una storia d'amore, non è il resoconto di un delitto né una riflessione su 'una delle belle arti' nel senso di De Quincey. "Gola" è tutte queste coose insieme, e il lettore deve scoprirlo 'nonostante' l'autore e le mille trappole (ma anche 'grazie' ai mille indizi) che egli dissemina nel corso del racconto. Deve scoprirlo da 'come' i curiosi fatti e le travolgenti sensazioni vengono narrati, da 'quanto' lo stile (brillante e malizioso, ricercato e sontuoso, insistente e mozzafiato) esprime, da 'cosa' stanno a significare i copiosi riferimenti alle arti (quella culinaria in primo luogo), le minuziose descrizioni di ambienti e persone, le continue digressioni e i perfidi sviamenti. Forse soltanto una mente vorticosa eppure lucida come quella del protagonista poteva concepire il piano infernale che sottende la vicenda. Forse soltanto uno scrittore dalla fantasia inesauribile e dall'esperienza complessa (che la critica più attenta ha subito paragonato al Suskind de "Il profumo") poteva portare a termine questo progetto, senza mai sbavare, senza mai deflettere, senza mai incantarsi. L'incanto è invece il premio assicurato al lettore: conoscerà - oh, se conoscerà! - il coltissimo, ironico, voluttuoso, ultrasnob Tarquin Winot; seguirà il suo 'viaggio dei sensi' da un albergo della brumosa Portsmouth a una casetta della solare Provenza; imparerà a condividerne l'incomparabile attenzione per quanti ha incrociato nel corso della vita (peccato che siano quasi tutti defunti): i bizzarri genitori, il fratello Barry, esimio scultore, la nurse Mary-Theresa, trepida e ingenua, il cuoco Mitthaug, pericolosamente propenso al bere, i vicini di casa, che più francesi di così non si può, e soprattutto la vivace e troppo curiosa Laura, che Tarquin considera il suo apostolo, il suo evangelista.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Perché l'amore fa soffrire
Perché l'amore fa soffrire

R. Sassatelli, Eva Illouz, G. Mancini
L'impero dei viceré
L'impero dei viceré

Aurelio Musi
Parametrico nostrano
Parametrico nostrano

Giovanni Corbellini, Cecilia Morassi