Disumanesimo

Disumanesimo

"Siamo usciti dal secondo conflitto mondiale, ma non dallo spirito di distruzione": così esordisce Igino Giordani nel prologo a Disumanesimo, scritto nel marzo del 1949. Malgrado la pace faticosamente riconquistata, infatti, Giordani denuncia profeticamente il pericolo di perdersi dietro alle utopie che pretendono di costruire il paradiso in terra, ma senza Dio, tentativo perciò destinato a naufragare nel più ignobile inferno. Richiamandosi all'agostiniana De civitate Dei, Disumanesimo rilegge la storia dell'umanità individuando tre "luoghi": La città di Satana - città dell'irrazionalità, luogo "bestiale", perché senza Dio -; La città dell'uomo in cui Giordani intravede uno spiraglio di superamento dell'odio e della barbarie -; La città di Dio - dove Dio torna al centro della storia e, per questo, l'uomo diviene la ragione e lo scopo di ogni azione civile e la politica è intesa come vocazione e servizio -.
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