L'inquieta felicità di un cristiano

L'inquieta felicità di un cristiano

E una ricerca di spiritualità sul senso della fede sotto forma d'interrogazione a se stesso, ma rivolta a tutti. La prima parte è una riflessione sui limiti e i confini dell'essere concretamente cristiani. Giunge alla distinzione tra simpatizzanti e discepoli di Gesù, che non implica una valutazione di merito ma una differenza di intensità di rapporto (part-time o tempo pieno).Nella seconda parte l'autore evidenzia l'urgenza di una ricerca permanente e, sempre partendo dalla propria esperienza personale, smaschera i tranelli che a volte, in modo inconscio, bloccano il cammino di coerente adesione a Cristo. Nella terza parte l'autore parla della sua vocazione alla felicità, che tuttavia non è tranquilla spensieratezza, ma uno stato d'animo che si lascia visitare dall'inquietudine per le tante tragedie quotidiane, fino a prendere per mano l'angoscia nel tentativo di costruire insieme un cammino verso la speranza. Testimonianza di esperienze vissute e viventi, che passano attraverso l'elogio della vita coniugale, con la precisazione che andare d'accordo non è assenza di conflitti ma litigare tenendosi per mano. Nella vecchiaia, poi, il matrimonio diventa ancor più bello, fino a schiudere le porte a una vera e propria estasi coniugale. Ne scaturisce un sorprendente panorama sull'inquieta felicità di un cristiano che si confronta con i suoi limiti.
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