Jean Raimond Pacho e la scoperta dei monumenti di Cirene. Aspetti italiani dimenticati

Jean Raimond Pacho e la scoperta dei monumenti di Cirene. Aspetti italiani dimenticati

Agli inizi dell'Ottocento le esplorazioni archeologiche dell'Africa volgevano i loro interessi verso l'Egitto dei faraoni o le rovine romane dell'Algeria e della Numidia, ma il nizzardo Jean Raimond Pacho concentrava invece le sue ricerche, effettuando notevoli scoperte, a Cirene, di cui sembravano scomparsi il glorioso passato e le ricchezze archeologiche e che sarebbe stata definita l'Atene d'Africa per la sua importanza storica e culturale. Pacho aveva piena coscienza della generale ignoranza della situazione di Cirene e ad essa contrappose la sua tenace volontà di rimediarvi. Eppure, malgrado la pubblicazione dei due tomi della Relazione e delle sue cento Tavole di illustrazione, le sue scoperte non ebbero la fama che meritavano: il silenzio circa la vita e l'avventura archeologica di Pacho fu, infatti, quasi totale.
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