L'incredulità del Caravaggio e l'esperienza delle «cose naturali»

L'incredulità del Caravaggio e l'esperienza delle «cose naturali»

Il titolo del libro è collegato a uno dei dipinti più rappresentativi dell'opera del maestro, "L'incredulità di san Tommaso". Senza attenersi agli intenti edificanti dell'iconografia sacra tradizionale e assumendo alla lettera la narrazione evangelica, il Caravaggio concentrò la rappresentazione dell'evento nell'atto «materiale» con cui il dito di san Tommaso entra nella ferita del Cristo, per accertarne la realtà. Proprio l'esigenza di constatazione, la restituzione del sacro e del mitologico alla condizione di «cosa naturale», l'osservazione sistematica e la rappresentazione diretta della «cosa sempre tenuta davanti» costituiscono il nucleo principale dell'interpretazione che qui si propone dell'opera caravaggesca.
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