«La Civiltà Cattolica» e la politica italiana nel secondo dopoguerra (1945-1958)

«La Civiltà Cattolica» e la politica italiana nel secondo dopoguerra (1945-1958)

Uno dei 'laboratori' ideologici più attivi e autorevoli per il mondo cattolico, specialmente per l'Italia, è stata la rivista ufficiale dei Gesuiti "La Civiltà Cattolica". Sottoporla a un'indagine storiografica significa, tra l'altro, riscontrarne le importanti incidenze politiche, sociali ed economiche nelle vicende pubbliche italiane. In particolare, gli anni dei pontificati di Pio XII e di Giovanni XXIII, e dei governi da De Gasperi a Fanfani (1945-1962), attestano l'influenza esercitata dal periodico, con le sue prese di posizione e con l'attività di intervento politico, svolta palesemente, in una fitta serie di pubblicazioni, e riservatamente, attraverso contatti, colloqui, scambi epistolari. Per questa ricerca, che appare in una nuova edizione arricchita da ulteriori studi sulle scelte della Santa Sede e sul cattolicesimo politico negli anni della seconda guerra mondiale e dell'ultimo dopoguerra, Roberto Sani si è avvalso dei fondi dell'archivio de "La Civiltà Cattolica" e di quelli privati di taluni collaboratori della rivista. Ne risultano lineamenti nuovi o prospettive più articolate su personaggi come il direttore p. Martegani, p. Lombardi, il celebre fondatore del movimento "Per un mondo migliore", su personalità significative, anche se meno note, sugli atteggiamenti antidegasperiani assunti dalla rivista. Anche taluni giudizi su papa Pacelli potrebbero essere ripensati e meglio calibrati.
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