La Russia di Eltsin

"La Russia? Un paese allo sfascio". La lapidaria sanzione di Putin è la definizione piú cruda ma piú veritiera della Russia ricevuta in eredità da Boris Eltsin. Un paese spogliato delle sue principali risorse, indebitato sino al collo, indebolito nella sua autorità internazionale e interna, infestato dalla malavita e dalla corruzione, guidato per dieci anni da un presidente-monarca e da una cerchia di persone dedita solo al potere; con una società lacerata e sofferente, dove un pugno di super ricchi ha finito per imporsi e dominare sulla massa dei superpoveri. Come si è arrivati a ciò? Antonio Rubbi ricostruisce il cammino della Russia nel decennio eltsiniano utilizzando una esperienza maturata sul campo, la conoscenza diretta degli avvenimenti e di gran parte dei personaggi citati, documenti venuti alla luce solo di recente. Il tutto attraverso una narrazione sempre avvincente poiché intrecciata con la testimonianza e l'aneddotica. Controtendenza rispetto a una pubblicistica occidentale e italiana, che aveva inneggiato alla Russia post comunista come al paese delle riforme e a Boris Eltsin come al padre della nuova democrazia russa, il libro di Rubbi tende a dimostrare che "La Russia di Eltsin", per volontà di chi l'ha governata e di chi per precisi interessi ne ha esaltato le imprese, è stata ben altra cosa e che il cammino per la democrazia e le riforme è ancora lungo.