I giornali non sono scarpe. Il più grande giornalista italiano del dopoguerra

I giornali non sono scarpe. Il più grande giornalista italiano del dopoguerra

La vita di Tommaso Besozzi ricostruita e raccontata passo dopo passo. Nell'Italia del 1945 è uno dei tanti giornalisti a caccia di lavoro. Vigevanese, a quarantadue anni ha già una lunga carriera dietro le spalle. Firma di spicco per L'Europeo, mise a segno il suo primo grande colpo nella primavera del 1949 quando, tramite una scrupolosa inchiesta giornalistica, riuscì a far scarcerare un italiano, Gino Corni, condannato in Francia ai lavori forzati per tre tentati omicidi. Definito da Oreste Del Buono "il più grande giornalista italiano del dopoguerra", rivoluzionerà lo stile del cronista con una scrittura accurata e attenta ai particolari meno appariscenti. Sempre più impigliato in una disastrosa insicurezza esistenziale, mai a troppo agio con gli altri e con se stesso, morì suicida nel 1964.
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