Poemetti erotici: Epitalamio-Antinoo. Testo inglese a fronte
I due poemi qui presentati sotto il titolo di “Poemetti erotici” facevano parte del progetto di Pessoa di indagare il fenomeno amoroso attraverso cinque composizioni, delle quali rimangono tuttavia soltanto “Epitalamio” (1913) e “Antinoo” (1918). Anche se composti in un inglese volutamente letterario, quasi a rimarcarne la ‘classicità’ – dal canto nuziale che racconta timori e turbamenti della giovane sposa, al lamento funebre dell’imperatore Adriano di fronte al corpo senza vita dell’amato giovinetto Antinoo – più tardi Pessoa si riferì ad essi con gli appellativi di ‘indecenti’ e ‘osceni’, sostenendo di avervi sfogato i suoi istinti più bassi; ma ben al di là del giudizio del loro stesso autore, e al di là anche dell’esaltazione esplicita dell’omosessualità ellenistica, questi due poemetti «ci rivelano – come ha detto Antonio Tabucchi – un Pessoa giovane, giovane come forse mai fu, che parla dell’amore, dei sensi, del corpo. Che bel Pessoa».
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