Il maestro delle imprese di Traiano

Una mostra e diverse pubblicazioni hanno celebrato recentemente la figura di Ranuccio Bianchi Bandinelli, il grande archeologo che ha rivoluzionato la concezione tradizionale dell'arte antica aprendo la via a originali chiavi interpretative. In questo volume - il secondo della collana dei saggi della Soprintendenza archeologica di Roma dopo quello di Salvatore Settis sulla Villa di Livia e la pittura di giardino - possiamo finalmente rileggere lo studio dedicato alla Colonna Traiana, fondamentale per la questione dell'originalità dell'arte romana, in cui si delinea la personalità di un suo protagonista assoluto: il "Maestro delle imprese di Traiano". Con questo titolo suggestivo fu pubblicato per la prima volta nella rivista "Le Arti" (I-II, 1938-1939), derivando dalle prolusioni sul problema dell'arte romana tenute in quegli anni in occasione dell'inaugurazione dei corsi accademici. Il testo qui riedito riproduce invece lo scritto ampliato e aggiornato confluito nella celebre raccolta di saggi dal titolo Storicità dell'arte Classica (Firenze 1941, 1950 e successivamente Bari 1973). Una straordinaria campagna fotografica dei rilievi dopo il lungo e accurato restauro del monumento degli anni 1981-1988 riesce a illustrare oggi con efficacia i passi di questa storia per immagini, che furono scelti dal Bianchi Bandinelli, fra i tanti possibili, per circostanziare la sua tesi insieme ai necessari confronti: i fregi del Mausoleo dei Giulii a Saint-Rémy-de-Provence e quello traianeo dell'Arco di Costantino. In copertina si è scelto di riprodurre il calco della scena XXXII della Colonna Traiana dipinto sotto la cura di Ranuccio Bianchi Bandinelli in occasione del documentario RAI "Io e... la Colonna Traiana" del 1971, nella serie televisiva diretta da Cesare Brandi. Si è potuto così felicemente esaudire il desiderio più volte espresso dallo studioso, che in queste pagine, divenute presto 'classiche', riesce ancora a insegnare l'arte di scrivere l'arte.