La marina da guerra. Le armate di mare e le armi navali dal Rinascimento al 1914

L'orizzonte sconfinato degli oceani ha affascinato l'uomo fin dagli albori della civiltà: già in epoche remote, infatti, i nostri antenati hanno iniziato a solcarne le acque su semplici tronchi scavati; con il passare del tempo l'ingegno e il progresso tecnico hanno trasformato la carpenteria navale in una vera e propria arte. Non stupisce quindi il fatto che ben presto queste capacità siano state messe al servizio di un'attività da sempre connaturata al genere umano, la guerra. La prima parte del volume concentra la sua attenzione sui diversi tipi di imbarcazioni utilizzati nei combattimenti; l'autore ripercorre l'evoluzione dei mezzi - come per esempio galeoni, brulotti, cutter, incrociatori, corazzate e sommergibili - in forza alle varie flotte, in un arco cronologico compreso fra il XVI secolo e l'inizio del Novecento. La seconda sezione è invece dedicata alle armi navali e alla loro evoluzione nel tempo, nel succedersi delle grandi battaglie che hanno caratterizzato la storia moderna; vengono quindi analizzate sia l'artiglieria presente a bordo - cannoni di ogni genere e calibro, postazioni di fuoco, siluri e proiettili di vario tipo e dimensioni - sia i congegni che venivano invece collocati in acqua, sopra o sotto la superficie, come torpedini, mine e gimnoti. La ricca documentazione iconografica, che comprende illustrazioni d'epoca, schemi e disegni tecnici, e il testo puntuale rendono il volume un punto di riferimento imprescindibile, sia per gli appassionati di armi navali sia per i neofiti che si avvicinano a questo affascinante argomento.