Stazioni per una via di ritorno

Stazioni per una via di ritorno

Vi sono testi la cui valenza evocativa si unisce alla concretezza della vita vissuta intensamente, nel pieno coinvolgimento nella storia degli uomini. Così si caratterizza il poema di Giuseppe Bellia (1948-2020), Stazioni per una via di ritorno: la vicenda biografica del teologo, docente universitario e fine interprete della Scrittura biblica, è letta alla luce di una Parola che dona significato e forza alle parole umane che non sono indicative ma allusive, di tono oracolare, e indicano, come recita il titolo, la "via del ritorno". Nell'esistenza che rischia la dispersione l'autore custodisce la stella polare del Verbo che non permette lo smarrimento pur nel tormento e nell'inquietudine. Il camminare irrequieto del poeta non approda al facile porto di una vita agiata, né si disgrega in scelte distruttive che potevano tentare in un'epoca buia del nostro Paese, ma diventa pellegrinaggio nel deserto verso la meta di un Amore vero, percepito non come conquista ma come Dono di grazia. Una Dimora è preparata da sempre per coloro che a quest'Amore corrispondono. (Don Paolo Fichera)
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